I nei (o anche nevi in linguaggio scientifico) sono piccoli tumori benigni della cute originati dai melanociti, le cellule responsabili della colorazione della pelle. Nonostante i nei non siano pericolosi, è comunque necessario tenerli sotto controllo. Il rischio è infatti quello di confonderli con tumori cutanei maligni, come ad esempio il melanoma cutaneo, un tumore maligno tra i più aggressivi. Il melanoma è una forma di neoplasia maligna che può insorgere su cute sana, o su un neo preesistente.
Negli ultimi 30 anni l’incidenza del melanoma è aumentata notevolmente; ogni anno in Italia ne vengono diagnosticati 13.000 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. In generale, il melanoma rappresenta il 2% di tutti i tumori dell’età adulta: si tratta di una forma di neoplasia tipica dell’età adulta, essendo eccezionalmente riscontrabile in età pediatrica.
L’insorgenza del melanoma è correlato ad un’esposizione solare priva di protezione adeguata. Sono le ustioni solari, particolarmente quelle in età pediatrica, a determinare un rischio elevato di sviluppare un melanoma. Alcuni tipi di persone sono più soggette ad incorrere in questo tipo di tumore: ad esempio quelle con un tono della pelle particolarmente chiaro, quelle con un gran numero di nei “normali” (cosiddetti melanocitari) o di nei “atipici” e quelle che hanno familiarità genetica con il melanoma.
Se diagnosticato in maniera tempestiva, la guarigione completa dal melanoma è vicina al 100% dei casi. Per questo, sottoporsi ad un’analisi periodica è molto importante, soprattutto dopo i 40 anni. Per tenere sotto controllo i nei e prevenire l’insorgenza del melanoma è opportuno sottoporsi ad una visita specialistica dal dermatologo. Lo strumento di analisi principale è la mappatura computerizzata dei nevi, un controllo nel quale viene valutata la natura delle lesioni dell’epidermide.
Dal punto di vista pratico, la mappatura dei nei è un procedimento molto semplice e non richiede alcuna preparazione specifica. Lo screening prevede la valutazione clinica e dermoscopica delle lesioni, detta epiluminescenza; in alcuni casi può essere utile l’acquisizione digitale o fotografica di alcune lesioni, e tale procedura viene definita videodermatoscopia.
Per rendere possibile la diagnosi precoce del melanoma – curabile se diagnosticato nelle sue fasi iniziali, senza rischio di recidiva e di diffusione metastatica – è fondamentale l’autocontrollo dei propri nei. Tenendoli d’occhio in maniera più o meno costante è possibile identificare una lesione sospetta, per farlo si può fare riferimento alla cosiddetta regola dell’ABCDE: asimmetria, bordi, colore, dimensioni ed evoluzione. Sono questi gli elementi da prendere in considerazione per valutare la “pericolosità” di un neo e sottoporsi tempestivamente alla visita di uno specialista dermatologo.